domenica 12 agosto 2007
colori di carnevale
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Il colore azzurro è il colore del mare,
del cielo, della tranquillità,
della tenerezza, della gioia di vivere.
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L'arancione è il colore dell'ottimismo, dell'allegria,
della sincerità e della spontaneità.
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Il verde è il colore della speranza, di chi vuole crescere, affermarsi, comandare, pur amando calma, ordine e pulizia.
È il colore della vegetazione, della rinascita primaverile, della forza della natura e della vita stessa.
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Il viola, mescolanza di rosso e blu, è il colore della metamorfosi, della transizione, del mistero e della magia. Colore tradizionale della mistica, della spiritualità ma anche della fascinazione erotica, il viola indica l'unione degli opposti, la suggestionabilità.
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Il rosso è simbolo del cuore e dell'amore, del dinamismo e della vitalità, della passione e della sensualità, dell'autorità e della fierezza. Il rosso è stato abbinato a Marte, il dio della guerra e il pianeta rosso, per la sua natura aggressiva e per la sua associazione al colore del sangue.
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Il nero significa lutto, tristezza e morte. Il nero è la notte senza stelle, è il buio, il nulla, la paura.
E' il colore della ribellione e della protesta totale.
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sabato 11 agosto 2007
la maschera
origini del carnevale di venezia
Attraverso le cronache sappiamo che il Giovedì Grasso si ricordava la vittoria del Doge Vitale Michiel sul patriarca di Aquileia, lrico, avvenuta nel 1162.
Per ricordare la sconfitta subita, ogni anno i successori del Patriarca dovevano inviare al Doge un certo numero di maiali la cui carne era distribuita tra i nobili, il clero e il popolo.
Gli spettacoli continuavano con giocolieri e saltimbanchi, fuochi di artificio e il Volo dell’Angelo, detto anche della Colombina, fatto da un acrobata che saliva lungo una fune fino alla loggia del campanile di S.Marco, per poi tornare a terra con un mazzo di fiori per il Doge.
CARNEVALI NEL TEMPO
Nel 1571, in occasione della Battaglia di Lepanto, nella domenica di carnevale fu allestita una sfilata di carri allegorici. La Fede con il piede su un drago incatenato seguita dalle Virtù Teologali; la Vittoria sovrastante i vinti e infine la Morte con la falce in mano.
Per festeggiare le nozze in Casa Cornaro a San Polo, nel 1664 fu organizzata per le vie della città, una grandiosa e divertente sfilata a cui parteciparono giovani nobili che fecero poi tappa in due monasteri, quello di San Lorenzo e quello di San Zaccaria, dove erano suore di nobile origine.
Era il 22 febbraio 1679 quando il Duca di Mantova sfilava per la città con un seguito di indiani, neri, turchi e tartari che sfidavano e combattevao contro sei draghi. Alla loro uccisione cominciarono canti e danze.
Per il carnevale del 1706 giovani patrizi mascherati da Persiani, dopo la tradizionale sfilata, si esibirono nelle corti e nei parlatoi dei principali monasteri di suore: S.Lorenzo e S. Zaccaria.
la bauta
mascherarsi nell'età antica